Un’ambientazione affascinante
Siamo nel Cornwall dei primi anni del 1800, un periodo in cui miniere di stagno e rame spuntano ovunque. Questi metalli sono fondamentali per l’Impero: lo stagno è utilizzato in molte leghe, mentre il rame riveste le navi della Royal Navy. Entrambe le industrie attraggono sempre più persone, dando vita a nuove scoperte e invenzioni. La crescente richiesta di pompe ad acqua efficienti porta allo sviluppo della macchina a vapore e, di conseguenza, alla costruzione delle prime locomotive a vapore. Al centro di questa frenesia ci sono le persone, il cui tragitto quotidiano verso le miniere è diventato noto come il “Tinners’ Trail”, un gioco di Martin Wallace pubblicato da Alley Cat Games.
Un gioco rinnovato
Il gioco originale del 2008 è stato notevolmente rielaborato in questa nuova edizione, che offre una maggiore versatilità per i giocatori. Con la modalità solitaria “Lord Wallace”, un singolo giocatore può sfidare un avversario artificiale rappresentato da un mazzo di carte che simula abilmente un vero concorrente. Ora il gioco è accessibile non solo a gruppi di cinque, ma anche a due giocatori, e l’edizione deluxe include due moduli completamente nuovi: le espansioni Arsenic e Emigration. Insomma, c’è davvero tanto in questa nuova scatola.
Informazioni nascoste
Il gioco combina meccaniche interessanti e si svolge su una mappa del Cornwall suddivisa in diverse aree, che rappresentano potenziali siti minerari. Ogni area ha tessere distribuite casualmente che indicano la quantità di stagno, rame e acqua presente nel sottosuolo. La particolarità è che la maggior parte di queste tessere è coperta, rendendo il gioco tematicamente coerente: nessuno può vedere cosa c’è sotto terra fino a quando non si inizia a esplorare. Gran parte del gioco ruota attorno alla ricerca di informazioni per capire se un determinato sito valga la pena essere scavato.
Ci sono due modi principali per ottenere queste informazioni. Il primo consiste nel diventare il giocatore che apre le offerte su una località coperta, giocando una carta corrispondente. In questo modo, il giocatore può dare un’occhiata segreta alla tessera e scoprire il valore del sito. La carta giocata influenzerà anche la località, aumentando la quantità di stagno o rame o riducendo la presenza di acqua. Il secondo modo per ottenere informazioni è passare per primi o secondi durante un turno, il che consente di sbirciare una tessera alla fine del turno.
L’economia delle azioni
L’economia delle azioni è uno dei meccanismi chiave di Tinners’ Trail. Le azioni costano generalmente un punto, ma quelle più potenti possono arrivare a costarne tre. L’ordine di turno è determinato da chi è più indietro nella traccia dei punti azione. Se più giocatori spendono lo stesso numero di punti, il primo che ha speso quel numero andrà per primo. È strategico optare per azioni più economiche per avere un’altra possibilità, ma a volte è necessario investire per avanzare.
I prezzi di stagno e rame sono stabiliti da tiri di dado all’inizio di ogni turno, quindi tutti sanno se vale la pena estrarre questi metalli ora o aspettare il turno successivo sperando in un miglioramento dei prezzi. Se si è sfortunati e i prezzi scendono, si può aspettare un altro turno, ma se i prezzi crollano all’inizio dell’ultimo turno, si potrebbe subire una significativa perdita.
Le offerte e i punti
Ci sono due motivi principali per cui è necessario accumulare denaro. Il primo è costruire miniere, un’azione centrale in Tinners’ Trail. Tuttavia, non si può semplicemente costruire nel sito scelto, poiché ogni località viene messa all’asta, permettendo agli altri giocatori di rilanciare e aggiudicarsela.
Aprendo l’asta, si utilizzerà l’informazione sui materiali disponibili e la liquidità degli altri per fare un’offerta iniziale. A volte si offre un prezzo che supera la disponibilità di denaro degli avversari, altre volte si rilancia solo quanto basta per rendere il sito troppo costoso per i concorrenti. Questo è uno degli aspetti più emozionanti del gioco: si compete direttamente con gli altri giocatori. Se si calcola bene il momento, gli avversari non avranno scampo; al contrario, se si esauriscono le risorse troppo presto, si rimarrà a bocca asciutta.
La scelta del sito per la nuova miniera è cruciale: possedere aree contigue è vantaggioso, poiché molte azioni permettono di estrarre acqua dai pozzi e alcune azioni rimuovono acqua dalle aree adiacenti. Controllare una sezione della mappa si rivela spesso molto utile.
Convertire denaro in punti
Un’altra meccanica interessante di Tinners’ Trail è la modalità di accumulo dei punti. A differenza di altri giochi in cui i punti vengono accumulati man mano, qui si converte denaro in punti alla fine di ciascuno dei quattro turni. La decisione su quanto denaro spendere per ottenere punti è cruciale: si desidera mantenere abbastanza fondi per il turno successivo, ma se si trattiene troppo, si rischia di rimanere indietro nella classifica.
La scelta è facilitata dal fatto che i giocatori decidono in base all’ordine in cui passano. Se si è i primi a passare, si deve seguire l’istinto. Se si è ultimi, si può osservare quanto denaro hanno gli altri e prendere una decisione basata su quello. Solo i giocatori che passano per primi e secondi possono sbirciare una tessera, il che può rivelarsi più prezioso dei punti stessi. È una scelta difficile, e gestirla bene può portare a vantaggi significativi in seguito.
Interazione tra i giocatori
Tinners’ Trail offre un’ottima interazione tra i giocatori. È fondamentale evitare che un avversario controlli troppe aree limitrofe, perciò bisogna essere pronti a rilanciare sulle giuste posizioni. È necessario tenere d’occhio le finanze per vincere le aste, senza però sprecare troppo denaro. La gestione delle azioni è un altro aspetto in cui i giocatori interagiscono direttamente, cercando di non essere quelli che avanzano troppo, mentre si assicurano di non perdere opportunità importanti.
Modalità solitaria
Se si desidera giocare a Tinners’ Trail da soli, la modalità “Lord Wallace” è l’ideale. Ho iniziato a giocare in questo modo per apprendere le regole e familiarizzare con il gioco. Questa modalità funziona molto bene: è basata su un mazzo di carte che simula le azioni di un avversario umano. Le colonne rappresentano i turni, mentre le righe corrispondono alla traccia dei punti azione. Si controlla quanti punti ha speso l’IA e si determina quale azione intraprendere.
L’avversario artificiale agisce in modo simile a un giocatore reale, con alcune eccezioni. Il manuale spiega quale metallo l’IA estrae in base ai prezzi attuali, oppure dove posizionare lavoratori, navi, treni o tunnel, a seconda di ciò che la circonda e delle miniere già attive. Questo rende l’esperienza di gioco molto coinvolgente, simile a quella di una partita a due.
Considerazioni finali
Tinners’ Trail offre molto, con aste emozionanti e una grafica affascinante. Anche se potrei utilizzare delle fiches per tenere traccia del denaro, piuttosto che un contatore, la mia esperienza complessiva è stata molto positiva.
Detto ciò, mi chiedo se ci siano giochi migliori che offrano meccaniche d’asta più equilibrate. Tinners’ Trail sembra dipendere eccessivamente dalla fortuna. Sebbene simuli una situazione storica con fluttuazioni dei prezzi, c’è un certo grado di casualità nel trovare risorse nel terreno.
In conclusione, Tinners’ Trail affascina il giocatore di poker in me e sono sicuro che lo riproverò, anche in modalità solitaria. Tuttavia, ci sono altri giochi che soddisfano simili esigenze di strategia, offrendo una sensazione di maggiore controllo. Non ho ancora provato le espansioni, che potrebbero rivelarsi un elemento innovativo. Per ora, però, nutro alcune riserve.