Firewalk Studios, il team dietro il gioco sparatutto per eroi live-service Concord, ha apparentemente perso il suo direttore principale dopo il disastroso lancio del titolo. Secondo quanto riportato, il direttore del gioco, Ryan Ellis, ha comunicato al personale la scorsa settimana la sua decisione di dimettersi dal ruolo per assumere una posizione di supporto.
Ellis è sempre stato il volto dello studio e il suo nome è comparso in tutte le dichiarazioni di PlayStation riguardanti il gioco, compresa quella che annunciava la sospensione del servizio solo due settimane dopo il lancio. Concord è stato rimosso dai negozi online e sono stati emessi rimborsi su tutte le piattaforme.
“Sebbene molte caratteristiche dell’esperienza abbiano colpito i giocatori, riconosciamo anche che altri aspetti del gioco e il nostro lancio iniziale non hanno avuto l’impatto sperato”, recita la dichiarazione.
“Ryan ha sempre creduto profondamente in questo progetto e nella capacità di unire i giocatori attraverso la gioia che ne derivava,” ha detto un ex-sviluppatore. “Nonostante ci siano state cose che avrebbero potuto essere fatte diversamente durante lo sviluppo… è una persona di valore, piena di passione.”
Le fonti affermano inoltre che il resto del team sta aspettando di conoscere il proprio destino dopo che Concord è stato messo offline per “esplorare opzioni” che potrebbero migliorare l’accoglienza da parte dei giocatori. Sebbene ci sia la possibilità che il gioco possa tornare, molti esprimono scetticismo e stanno aggiornando i propri curriculum e portfolio.
“Alcuni sono stati invitati a presentare idee per un progetto completamente diverso su cui Firewalk, attualmente composto da circa 150-170 dipendenti, potrebbe lavorare in futuro,” ha riportato Gach.
Tuttavia, Gach ha confermato che l’azienda ha sofferto di una “mentalità di negazione” e di “positività tossica,” problematiche che anche un altro studio di Sony Interactive Entertainment, Bungie, ha affrontato prima di una massiccia ristrutturazione avvenuta ad agosto.
Concord rappresenta uno dei più clamorosi fallimenti videoludici recenti. Dopo il lancio su PlayStation 5 e PC il 20 agosto, il gioco ha faticato ad attrarre giocatori. Circa una settimana dopo, contava meno di 700 giocatori simultanei su Steam e, secondo l’analista Simon Carless, aveva venduto circa 25.000 unità in totale, dopo circa otto anni di sviluppo. È stato messo offline il 6 settembre.
