Genius detective Sakurako Kujo vive costantemente a contatto con la morte, rinvenendo regolarmente i resti di vittime di omicidi che alimentano il suo studio di scheletri e scienze forensi. A farle compagnia nelle sue macabre escursioni c’è Shotaro Tatewaki, uno studente delle superiori che funge da ancoraggio, mantenendo a bada alcune delle inclinazioni più discutibili di Sakurako. Insieme, i due risolvono enigmi, unendo una conoscenza senza pari dell’anatomia umana a una naturale capacità di comprendere le persone attorno a loro, nel tentativo di svelare i misteri legati a ciascun decesso.
Durante il loro viaggio, emerge che Sakurako potrebbe non essere così fredda come appare; gradualmente si avvicina a Shotaro (nonostante lo chiami per lo più “ragazzo”) e inizia a comprendere meglio chi la circonda. Fortunatamente, questo non si trasforma in una love story con il suo giovane compagno di quindici anni, e si può sostenere che i due non siano nemmeno veri amici; piuttosto, la loro strana relazione e le motivazioni che li spingono a lavorare insieme diventano il fulcro della serie, anche in mezzo al drammatico sfondo degli omicidi che incontrano frequentemente.
Sebbene di solito i gialli siano relegati a film e serie live-action nei media occidentali, in Giappone l’animazione è spesso utilizzata per raccontare storie di mistero e detective. Da opere gotiche come Black Butler a successi per famiglie come Detective Conan (noto anche come Case Closed), passando per classici degli anni ’70 come Sherlock Hound di Hayao Miyazaki, il genere ha profonde radici. Sakurako e Shotaro, come si può già intuire, richiamano la dinamica dei celebri eroi di Arthur Conan Doyle, con Sakurako che incarna il genio simile a Sherlock e Shotaro che assume il ruolo del più socievole Watson.
Incredibilmente, Beautiful Bones: Sakurako’s Investigation – o A Corpse is Buried Under Sakurako’s Feet nella traduzione diretta dal giapponese – è la prima produzione indipendente dello studio Troyca. Questo studio relativamente giovane ha guadagnato notorietà di recente per le sue trasposizioni di videogiochi come Idolish7 e la visual novel Atri: My Dear Moments (in uscita nel 2024), ma qui ha fatto un lavoro fantastico con il materiale originale delle light novel e manga di Shiori Ota. Anche se l’animazione non sempre brilla per effetti speciali, Troyca riesce a trasmettere il tono cupo della serie, riuscendo nell’intento di celebrare la bellezza nella morte e nella disperazione.
Come altre serie gialle, Beautiful Bones: Sakurako’s Investigation riesce a bilanciare una trama complessiva con il fascino di un nuovo mistero in ogni episodio, offrendo al pubblico un set di indizi freschi da esplorare insieme alla promessa di un ulteriore sviluppo del rapporto centrale tra i due protagonisti. Questi indizi portano in luoghi diversi – alcuni tragici, altri macabramente divertenti, e altri ancora scioccanti – ma molti conducono a un mistero centrale, che segue i nostri eroi verso la scoperta di un apparente serial killer. Si tratta di un arco narrativo efficace, e in un certo senso è un peccato che la serie abbia avuto così pochi episodi; è facile immaginarla come una serie gialla a più archi narrativi, simile a Hyouka, ma con un maggiore coinvolgimento di elementi sanguinosi.
Oltre alla solida struttura narrativa, l’attrattiva principale della serie è la sua estetica gotica. Sakurako è una regina dai capelli corvini, affascinata da tutto ciò che è oscuro e mortale, trovando bellezza nel macabro, come suggerisce il titolo. L’opening della serie sottolinea questo tema con un collage di ossa e mansioni infestate da esplorare. Tuttavia, non preoccupatevi se siete avversi all’horror: anche se ci sono diversi scheletri, e il suo status di seinen suggerisce un pubblico più maturo, non è affatto una serie eccessivamente cruenta, quindi non c’è bisogno di coprire gli occhi nella maggior parte dei casi.
Se state cercando una serie di mistero avvincente per intrattenere la mente, Beautiful Bones: Sakurako’s Investigation è un’ottima scelta, presentando un affascinante enigma in ogni episodio per i protagonisti coinvolgenti da risolvere. Composta da soli dodici episodi, si tratta di un anime snello che si può facilmente guardare in un pomeriggio, ma potrebbe essere meglio goderselo con un episodio a sera, specialmente dato che i misteri sono generalmente ben contenuti in singoli segmenti di venticinque minuti. I fan di Hyouka e Black Butler si divertiranno sicuramente, e Sakurako merita di far parte del pantheon dei detective anime memorabili.