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Paprika: un viaggio onirico tra sogni e realtà

Se dovessimo riassumere Paprika in una frase, potremmo dire che è “Spirited Away per adulti”. Certo, questa definizione potrebbe sembrare riduttiva, dato che anche Spirited Away riesce a conquistare il pubblico adulto. Una descrizione più appropriata sarebbe “Spirited Away con adulti”, dato che i personaggi di Paprika sono cresciuti e il film presenta una sensibilità più matura rispetto alla favola di Miyazaki pensata per un pubblico di tutte le età. Ma c’è un aspetto fondamentale che unisce entrambi i film: entrambi sono incredibilmente divertenti.

Sotto la superficie, Paprika nasconde un’intelligenza affascinante, ma in superficie è un vero e proprio viaggio nel regno dei sogni, guidato dalla protagonista, una seducente detective dei sogni dai capelli rossi. Lei si muove con grazia tra le fantasie altrui, come un angelo custode affascinante. La sua esistenza è legata a un dispositivo high-tech, il “DC Mini”, che apre le porte dell’inconscio, permettendo agli psicologi di esplorare i sogni dei loro pazienti. Sebbene l’idea non sia nuova – film di fantascienza degli anni ’80 come Brainstorm e Dreamscape hanno esplorato concetti simili – la visione di Satoshi Kon riesce a rendere questi cliché freschi e originali.

Se non conosci il lavoro di Kon, Paprika è un ottimo punto di partenza. È un film in cui diversi spettatori possono ridere di gusto per motivi differenti. Nei primi minuti, Kon ci presenta un sognatore smarrito che si ritrova a vagare in un incubo da circo, per poi tuffarsi in un montaggio di scene iconiche da Tarzan, Vacanze romane e il film di James Bond Dalla Russia con amore. I fan di Kon possono divertirsi notando come il saltellante movimento di Paprika nel titolo richiami le mosse della fantasma femminile del suo debutto Perfect Blue, mentre si chiedono chi sia l’ennesima incarnazione del personaggio maschile nerd che tanto ama ritrarre – questa volta, si tratta di un scienziato obeso e affettuoso, dotato dell’intelligenza di Stephen Hawking e della voce di Toru Furuya, il celebre Amuro Ray di Gundam.

Ma il centro di tutto è Paprika, soprattutto quando si scatena in scene di fantasia, trasformandosi in un batter d’occhio da una scimmia che cavalca le nuvole a una seducente Trilli, oppure mentre fugge da una balena nei panni di Pinocchio. Ha anche una rivalità affascinante con la sua controparte, una scienziata della vita reale di nome Atsuko, che considera Paprika come la sua fastidiosa anima gemella. Sebbene Atsuko sia seriosa, non è affatto un personaggio piatto – c’è una scena di confronto incredibile in cui provoca il grasso scienziato, un momento che sicuramente risuonerà con le donne frustrate da uomini poco utili. C’è anche un eroe molto simpatico, un detective di mezza età, stanco e disilluso, che vive le sue fantasie maschili in un finale divertente e gioioso che ricorda il film all’interno del film.

Sebbene la trama sia più chiara rispetto a molte altre pellicole anime, non tutto si integra perfettamente a livello letterale. Ci sono momenti, specialmente nelle transizioni tra le scene, che richiamano più il realismo magico che la fantasia convenzionale. In un passaggio, il detective accede a un sito web e si ritrova improvvisamente a camminare al suo interno, senza alcun visore di realtà virtuale in vista. Non tutto è incanto; c’è un momento inquietante in stile Il silenzio degli innocenti che coinvolge Paprika e un villain maschile in un sogno erotico di body horror, ma è un attimo. Tuttavia, tutto si risolve in un trionfo, con una battaglia apocalittica che presenta una vibrante sfumatura femminista, degna di competere con le opere di Miyazaki, e un sorprendente colpo di scena romantico.

Ci sono delle critiche? Alcune scene iniziali sono lente e verbose, simili a Ghost in the Shell, mentre aspettiamo che Paprika prenda il centro della scena; forse i vincoli di budget hanno costretto i creatori a limitare le sue apparizioni per aumentarne l’impatto. Tuttavia, il film è visivamente splendido, sia nelle scene del mondo reale ben progettate che nelle fantasie più sfrenate, inclusa un’armata di giocattoli e bambole che regalerà agli spettatori molti sogni inquietanti.

Se sei nuovo al lavoro di Kon, ti trovi in una posizione felice simile a quella di chi ha scoperto Miyazaki con Spirited Away. Kon è (a) incapace di realizzare un cattivo anime e (b) tutte le sue opere sono disponibili in Blu-ray. Se ti piacciono gli aspetti più oscuri di Paprika, non perdere il suo film psicologico Perfect Blue. Se ti hanno colpito la romanticismo e il realismo magico, prova il meraviglioso Millennium Actress. Se hai apprezzato la pura follia, inizia con Paranoia Agent. E se desideri vedere come può applicarsi a un soggetto non fantastico, dai un’occhiata alla sua commedia natalizia Tokyo Godfathers, tagliente ma dal cuore caldo.

Paprika sarà proiettato quest’anno al festival Scotland Loves Anime.