Un androide con la coscienza riscrivibile è protagonista di una missione mortale su un pianeta misterioso. In Metal Eden, il titolo di Reikon Games, ci troviamo a combattere una miriade di nemici mentre ci muoviamo agilmente tra i palazzi come veri esperti di parkour. Scopriamo insieme questa avventura che ci aspetta il 6 maggio 2025.
La premessa futuristica
Immaginate un futuro in cui la coscienza umana può finalmente abbandonare il corpo di carne per trasferirsi in unità di memoria chiamate Psyche Storage Unit. Questi dispositivi sono installabili su robot progettati per esplorare l’universo come dei corrieri intergalattici. Questo concetto, già esplorato da varie religioni, si concretizza in Metal Eden. Qui incontriamo ASKA, un’androide dotata di un cervello riscrivibile, inviata in una missione segreta sul pianeta sintetico Möbius. Ogni creatura, sia organica che sintetica, farà di tutto per ridurla a un mucchio di rottami. ASKA dovrà affrontare otto missioni ad alto rischio, oltre a una sessione di tutorial che non è affatto una passeggiata.
Un gameplay avvincente
Il titolo promette di svelare la trama poco a poco, ma per ora ci concentriamo sul gameplay. Metal Eden è un FPS futuristico che riporta in auge lo stile frenetico e brutale già visto in Ruiner, un altro gioco di Reikon Games. Anche se la storia rimane sullo sfondo, chi ha bisogno di una trama dettagliata quando ci sono nemici da abbattere in gran quantità?
Abbiamo avuto l’opportunità di provare il primo livello e le nostre impressioni sono state decisamente positive. ASKA si destreggia magnificamente in battaglia, grazie a un arsenale di armi potenziabili. Si parte con un fucile a munizioni infinite soggetto a surriscaldamento, per poi passare a lanciagranate e mitragliatori, fino a fucili a pompa decisamente cattivi.
Movimenti agili e parkour
L’azione non è limitata a un semplice fuoco di proiettili. Metal Eden introduce anche elementi di parkour, rendendo i livelli molto verticali. ASKA può correre, saltare e utilizzare trampolini per muoversi con agilità, proprio come un mix tra Faith Connors di Mirror’s Edge e Rivet di Ratchet & Clank: Rift Apart. La nostra eroina può anche scivolare su rotaie e utilizzare un dash a mezz’aria per raggiungere appigli altrimenti inaccessibili.
Questa varietà di movimenti potrebbe spaventare i puristi degli FPS, ma la verità è che è incredibilmente divertente sfruttare le opportunità offerte dai livelli. Anche se si cade, non è un grande problema: perderemo solo cinque dei cento punti vita disponibili. I nemici, invece, sono decisamente più pericolosi, tra cui droni armati, creature corazzate e mostri deformi da abbattere in un vero e proprio festival di sangue.
Il potere del core
Il gameplay invita a strappare il “core” – ovvero il nucleo – ai nemici, un’azione che non solo elimina il malcapitato in un colpo solo, ma offre anche due scelte: lanciarlo come una bomba a mano o nutrirsi del suo cuore, ripristinando punti vita e attivando una modalità berserker. Se pensate di abusare di questa abilità, sappiate che ha un cooldown piuttosto lungo, costringendovi a combattere con tutte le forze fino a poter tornare a frugare nei corpi avversari.
Ogni uccisione fornisce crediti per potenziare le armi, e al termine dei boss battle si ricevono punti abilità per il consueto skill tree. Il tutto è accompagnato da una colonna sonora energica e da una grafica che ritrae Möbius come un pianeta industrializzato, pronto a essere macchiato dal sangue dei nemici.
Battaglie frenetiche e strategia
Le battaglie in Metal Eden sono emozionanti e si svolgono in arene chiuse, costringendo i giocatori a respingere ondate di nemici sempre più agguerriti. Anche se il level design offre qualche opportunità per giocare in modo strategico, ho notato delle piccole imperfezioni. In alcune situazioni, è possibile sfruttare posizioni elevate per abbattere i nemici senza rischiare nulla, trasformandosi in un cecchino invisibile.
Dopo aver eliminato i nemici, la soddisfazione è paragonabile a quella di un giocatore che ha completato un videogioco senza errori. Fortunatamente, queste situazioni di “camperaggio” non sembrano essere la norma, ma offrono spunti interessanti per chi ama un approccio più tattico alle battaglie.
Metal Eden si preannuncia come un avvincente FPPS (First Person Parkour Shooter) che merita di essere seguito. Non vediamo l’ora di scoprire ulteriori dettagli e, soprattutto, di immergerci completamente in questa avventura futuristica.