Videogiochi

Il viaggio nei ricordi di un videogiocatore

L’edizione di questo mese della Libreria presenta due volumi molto diversi tra loro, ma entrambi legati da una stessa passione: i videogiochi. Bitmap Books ha pubblicato, in un breve lasso di tempo, due opere che esplorano il mondo videoludico con stili e linguaggi completamente distinti. Da un lato, abbiamo The Unofficial GBA Pixel Book, un classico coffee table book che celebra la storia di una console attraverso schede di giochi ricche di colori. Dall’altro, troviamo The Games of a Lifetime di Julian “Jaz” Rignall, un libro che si distingue per il suo approccio unico.

Un viaggio nel tempo con Jaz Rignall

Dove trovarlo: Bitmap Books

Il mondo del giornalismo videoludico è sempre stato costellato di figure carismatiche e Julian “Jaz” Rignall è uno degli esempi più rappresentativi. A differenza di quanto avviene in altri paesi, nel Regno Unito la separazione tra stampa e industria videoludica è molto più sfumata. La carriera di Jaz inizia negli anni ’80 a Londra, dove, vincendo un torneo di arcade organizzato dalla rivista CVG, si fa notare e inizia a scrivere per diverse testate, tra cui Zzap!64. La sua avventura prosegue con la fondazione e direzione di Mean Machines e la trasformazione di IGN in un gigante del settore, alternando il suo ruolo tra scrittore e analista di giochi.

The Games of a Lifetime non è una semplice autobiografia, anche se Jaz chiarisce subito questa distinzione. Il libro è strutturato in maniera cronologica e presenta i giochi che hanno segnato la storia, intrecciando le esperienze di vita dell’autore con i titoli che hanno avuto un impatto significativo su di lui. Sebbene il focus principale sia sulle opere videoludiche, è impossibile ignorare come il contesto in cui si sono svolte le sue esperienze contribuisca a dare profondità al racconto.

Un legame universale con il lettore

La vita di Julian Rignall, pur essendo quella di una figura di spicco nel settore, rispecchia da vicino quella di qualsiasi videogiocatore. Dalla sua infanzia trascorsa in una località balneare, dove le sale giochi erano il fulcro delle novità, fino all’età adulta, dove i ricordi dei videogiochi si mescolano a quelli di relazioni, trasferimenti e delusioni. Leggere The Games of a Lifetime è un viaggio a doppio binario: uno verso la vita di Jaz e l’altro nei propri ricordi, che riemergono come un dolce richiamo durante la lettura. La passione di Jaz per Gran Turismo, ad esempio, è un momento che fa vibrare le corde della nostalgia in chiunque abbia vissuto esperienze simili.

Il libro riesce a mantenere un equilibrio tra il personale e l’universale. Mentre Jaz si apre e condivide le sue esperienze, il messaggio è chiaro: i videogiochi non sono solo intrattenimento, ma esperienze che segnano la nostra vita. La narrazione è arricchita da screenshot originali e memorabilia dell’epoca, che rendono il viaggio ancora più affascinante.

Riflessioni sul passato e sul presente

In un’epoca in cui la nostalgia è spesso sfruttata per vendere, Rignall riesce a mantenere una prospettiva equilibrata, valorizzando le esperienze personali senza cadere nel sentimentalismo eccessivo. Sebbene la sua vita sia stata eccezionale, la sua storia riesce a risuonare con chiunque abbia vissuto momenti significativi legati ai videogiochi. È sorprendente come, alla fine, ognuno di noi possa trovare un legame tra i momenti cruciali della propria vita e i giochi che abbiamo amato.

The Games of a Lifetime si propone quindi come un’opera che non solo celebra il mondo videoludico, ma invita i lettori a riflettere sulle proprie esperienze e ricordi, rendendo il viaggio attraverso le pagine un’esperienza profondamente personale e collettiva al tempo stesso.