Il 2023 di Ubisoft si apre con notizie non proprio rassicuranti, continuando il trend negativo del precedente anno. La compagnia ha annunciato la chiusura dello studio di Leamington, portando alla perdita di 185 posti di lavoro. Solo un numero limitato di dipendenti, che lavorano da remoto, ha potuto mantenere il proprio contratto.
Ma non è tutto: la situazione si aggrava con la riduzione della forza lavoro nei team di Düsseldorf, precedentemente conosciuto come Blue Byte, Stoccolma e Newcastle, sede di Ubisoft Reflections. Questi nuovi licenziamenti si sommano ai 277 già effettuati a dicembre scorso, che hanno portato alla chiusura degli studi di San Francisco e Osaka.
Ubisoft sembra quindi trovarsi in un periodo difficile, con ristrutturazioni che mettono a rischio la stabilità e la creatività dei suoi team. In un settore in continua evoluzione come quello dei videogiochi, queste decisioni possono avere ripercussioni significative sulla qualità e sull’innovazione dei progetti futuri. Resta da vedere come la compagnia affronterà questa fase critica e se riuscirà a riprendersi da queste scelte dolorose.