Gunbuster, un’opera iconica, ha preso forma grazie allo studio giapponese Gainax negli anni ’80, ispirandosi a un concetto semplice: per fare un anime, serve una ragazza e un mecha. La trama ruota attorno a Noriko, una vivace studentessa in un futuro lontano, precisamente nel 2023, mentre l’umanità affronta un’invasione aliena. Noriko, figlia di un ammiraglio disperso in guerra, decide di unirsi alla lotta interstellare.
Una commedia scolastica con un tocco di sci-fi
La storia inizia in una scuola femminile, dove una delle gag più divertenti del mondo anime si svolge: enormi robot si esercitano nel campo da gioco, per poi allearsi e prendere in giro Noriko, posando come le ragazze che li pilotano. Inizialmente, Noriko appare come un’archetipo della ragazza un po’ imbranata, ma sorprendentemente, la vediamo passare nello spazio già nel secondo episodio, per affrontare guerre galattiche alla fine della serie.
Un viaggio epico tra omaggi e allegorie
La serie, composta da sei episodi, può essere vissuta in modi diversi: come un’avventura epica e frenetica con ragazze carine nello spazio, o come un vortice di omaggi e riferimenti. Alcuni dettagli sono facilmente riconoscibili, come i poster di Miyazaki nella stanza di Noriko nel quinto episodio. Altri elementi, come il personaggio maschile chiamato Toren Smith, evocano nostalgia, dato che il vero Smith, un traduttore di manga pionieristico, è scomparso nel 2013.
Il debutto di Hideaki Anno
La regia di Gunbuster è stata affidata a Hideaki Anno, noto in seguito per Nadia, Evangelion e Shin Godzilla. Gunbuster rappresenta il suo debutto alla regia, dopo aver lavorato come animatore di effetti speciali in opere come Nausicaa e Wings of Honneamise. Anno ha dichiarato che passare alla regia è stata una sfida, ma la sua passione per il progetto è diventata evidente episodio dopo episodio, culminando in un finale audace girato interamente in bianco e nero.
Riflessioni nostalgiche e tematiche più profonde
Gunbuster è amato dai fan che lo considerano uno dei loro primi anime, suscitando dibattiti sulla sua rappresentazione dei concetti di fantascienza, come la dilatazione temporale. Questo fenomeno consente a Noriko di viaggiare attraverso la galassia in quello che sembra un breve lasso di tempo per lei, mentre nel frattempo anni passano altrove. Anno stesso ha paragonato Gunbuster a una famosa fiaba giapponese, “Urashima Taro”, in cui un pescatore scopre che tre giorni in un mondo sottomarino magico corrispondono a trecento anni sulla superficie.
Un eco della storia giapponese
Oltre ai concetti fantascientifici, Gunbuster riflette anche sentimenti giapponesi legati alla Seconda Guerra Mondiale, con il primo episodio ambientato sull’isola di Okinawa, un luogo simbolico di uno dei conflitti più cruenti del Pacifico. Tuttavia, ciò che resta nella memoria di molti fan è il fan service, eseguito con una leggerezza quasi spudorata, con scene memorabili di Noriko che si sdraia sul letto. La rappresentazione delle ragazze, pur essendo le protagoniste, le mostra spesso come adolescenti un po’ distratte, dipendenti da personaggi maschili. Anche se questo potrebbe far sembrare Gunbuster datato, le avventure delle ragazze continuano a entusiasmare.
Gunbuster è una pietra miliare nel panorama degli anime e continua a lasciare il segno nei cuori dei fan.