Granbelm è una serie che riesce a fondere l’incanto delle storie quotidiane di ragazze magiche con l’azione travolgente dei robot giganti. Questa serie si concentra su un torneo raro che decide chi avrà il compito di mantenere viva la pratica della magia nel mondo moderno, offrendo un mix di spettacolo e divertimento tipico di un anime con protagoniste femminili.
Un inizio esplosivo
Nel primo episodio, Granbelm non perde tempo e ci immerge subito nell’azione. La protagonista, Mangetsu, si dirige a scuola per prendere il suo pranzo, ma si ritrova coinvolta in una battaglia tra enormi mechs, dall’aspetto quasi adorabile. Fortunatamente, viene salvata dal misterioso Shingetsu, che le spiega le regole del torneo: chi vince diventa il Princeps Mage di Granbelm e ottiene il controllo del Magiaconatus, che racchiude tutta la magia del mondo. Mentre Mangetsu cerca di scoprire il suo legame con questo evento, sviluppa un’amicizia con Shingetsu, legata ai loro nomi lunari e al desiderio di diventare maghi.
Un mix di generi che funziona
Una delle caratteristiche più attraenti dell’anime è la sua varietà di generi. A differenza del cinema americano, che tende a categorizzare i film in generi ben definiti, l’anime esplora una gamma più ampia di temi. Granbelm riesce a mescolare sapientemente elementi di azione e relazioni personali, creando una narrazione che va oltre le aspettative. Anche se ogni ragazza possiede una gemma magica per attivare i propri poteri, i loro mechs, come White Lily e Viola Katze, possono essere visti come l’equivalente robotico di oggetti magici tradizionali.
Uno spettacolo visivo
Dal punto di vista estetico, Granbelm utilizza magnificamente le influenze dei suoi generi principali. I colori celestiali blu e viola, insieme ai toni neon dei mechs, creano un’atmosfera magica e grandiosa. I design dei personaggi, pur essendo abbastanza stereotipati, riescono a comunicare efficacemente le loro personalità e motivazioni attraverso i loro abiti.
Trame sorprendenti e divertimento
Granbelm non si prende completamente sul serio e include momenti comici in ogni episodio. Tuttavia, la trama presenta colpi di scena inaspettati che giocano con i cliché degli anime scolastici. Questo è uno degli aspetti più affascinanti di questa serie ibrida: non si basa solo sulla novità del suo concetto, ma costruisce una storia avvincente che va oltre l’idea di avere ragazze carine in mechs enormi.
Un’opera originale
Granbelm rappresenta l’unico lavoro completamente originale dello studio Nexus, noto per le sue adattazioni di light novel. Questa serie dimostra una grande comprensione dell’appeal dei generi anime e la capacità di rielaborare alcuni dei tropi più avvincenti. Sebbene non sia completamente nuovo, in quanto serie come Magic Knight Rayearth hanno esplorato combinazioni simili negli anni ’90, i risultati del 21° secolo offrono una prospettiva fresca.
Granbelm è un ottimo esempio di sperimentazione all’interno di un formato relativamente convenzionale. Con personaggi intriganti, combattimenti tra mech, splendidi effetti visivi e una trama profonda, questa serie di tredici episodi racconta una storia avvincente in un breve lasso di tempo, rendendola assolutamente da vedere.