Burn the Witch è un’avvincente storia ambientata in una Londra fantasy popolata da draghi e streghe. Questo progetto proviene dallo studio che ha realizzato Penguin Highway ed è scritto da Tite Kubo, l’autore di Bleach. È importante chiarire subito il legame con Bleach: Burn the Witch è ufficialmente ambientato nello stesso universo, ma il collegamento è molto vago e l’anime non è destinato solo ai fan di Bleach. Non ci sono personaggi in comune né riferimenti diretti alla lore di Bleach, solo un piccolo omaggio. Al momento, esiste un volume di manga che esplora il mondo e i personaggi di Burn the Witch, ma molte cose rimangono ancora poco chiare.
Questa storia fantasy ci presenta un “mondo reale” pieno di magia, visibile solo a chi ne fa parte. I protagonisti, due giovani streghe che operano all’interno di un’organizzazione magica, vivono a Londra e parlano di una “Londra Inversa”, regno di creature magiche invisibili ai nostri occhi. Le due streghe sono Noel, seria e determinata, e Ninny, vivace e impulsiva, entrambe lontane dall’essere adorabili. Si occupano di una varietà di creature, e nei primi minuti dell’anime vediamo Noel inseguire un cervo con gigantesche ali di pipistrello. Tuttavia, la loro priorità è affrontare i draghi.
A Londra, i draghi sono un problema comune, come dimostra la loro presenza nello stemma della capitale. L’anime non spiega perché la loro esistenza resti ignorata dai cittadini comuni, ma si potrebbe supporre che i maghi siano bravi a riscrivere i ricordi. Questo permette un’abbondanza di azione mostruosa, con le enormi creature che si fanno strada attraverso l’architettura londinese. I richiami a Godzilla sono evidenti, ma una sequenza iniziale con un behemoth a quattro zampe nelle strade ricorda le prime grandi rampage di mostri urbani al cinema. Non stiamo parlando di King Kong, ma piuttosto del brontosauro che semina il caos a Londra nella finale del film muto del 1925, The Lost World.
Noel e Ninny trascorrono gran parte del tempo volando, e l’anime presenta un po’ di fanservice che ricorda le famose Strike Witches, anche se qui è molto più leggero e giocoso. Le interazioni tra l’irascibile Ninny e la calma Noel costituiscono una parte significativa della comicità, anche se l’anime introduce un personaggio maschile poco utile, un ragazzo di nome Balgo, che viene trascinato in cielo dal suo “drago” e ha una fastidiosa ossessione per Noel.
Proiettato nei cinema giapponesi, Burn the Witch vanta una vivace animazione realizzata da Studio Colorido, noto per i film Penguin Highway, A Whisker Away e Drifting Home. Anche se Burn the Witch non raggiunge i picchi visivi di questi film, offre comunque un finale soddisfacente tra i tetti di Londra, con le due ragazze che si muovono tra l’architettura esplosiva della capitale, sottolineando perché non bisognerebbe mai fidarsi delle favole. Un personaggio secondario svolge un ruolo inaspettato nel finale: si tratta del loro supervisore baffuto, Billy Banx Jr., doppiato in giapponese da Hiroaki Hirata, che ha già interpretato un adulto sottovalutato in Tiger & Bunny.