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Assassin’s Creed Shadows: un assaggio dal Giappone feudale

Dopo un paio di rinvii, Assassin’s Creed Shadows sta per debuttare nei negozi. Ubisoft ha offerto l’opportunità di provare una parte del gioco, e io ho avuto il privilegio di esplorare il Giappone feudale.

Informazioni di base
– Sviluppatore / Publisher: Ubisoft Quebec / Ubisoft
– Prezzo: € 69,99
– Localizzazione: Completa
– Multiplayer: Assente
– PEGI: 18+
– Disponibile su: PC (Steam, Epic Games Store, Ubisoft Connect), PS5, Xbox Series X|S
– Data di lancio: 20 marzo 2025
– Genere: Action RPG

Quando ho partecipato all’evento, che si è svolto da remoto, sono stato accolto da un messaggio registrato del creative director Jonathan Dumont. Ha condiviso la filosofia alla base dello sviluppo del gioco e ha svelato alcune delle novità che rendono questo capitolo della saga Ubisoft davvero next-gen.

Un passo avanti nel gameplay
Non solo dal punto di vista tecnico ci sono differenze significative rispetto agli ultimi titoli come Valhalla e Mirage, ma anche a livello concettuale e di gameplay. Il modo in cui si esplora il mondo di gioco sembra meno guidato rispetto al passato (ma tornerò su questo aspetto più avanti). Inoltre, i due protagonisti, Naoe e Yasuke, offrono un contrasto interessante: la prima è un’agile shinobi, mentre il secondo è un robusto guerriero.

La via degli occultisti
La mia prova inizia con Yasuke, conosciuto anche come Diogo, che guida un gruppo di missionari portoghesi verso la corte di Oda Nobunaga. Sotto la direzione del gesuita Alessandro Valignano, la missione ha come obiettivo la conversione al cristianesimo della popolazione giapponese, ma per farlo necessitano dell’approvazione del daimyо̄.

La trama segue fedelmente le fonti storiche, raccontando l’incontro tra Valignano e Nobunaga, dove il daimyо̄ richiede la cessione della guardia del corpo africana del missionario in cambio del passaggio. Tuttavia, ben presto, la storia si trasforma in una narrazione romanzata, come da tradizione della serie. Dai pochi dettagli che ho visto, sembra che Yasuke e Nobunaga abbiano un’ottima intesa.

Passando per il tempo, Diogo diventa Yasuke, un samurai che combatte al fianco di Nobunaga nella battaglia per conquistare il villaggio di Iga. Qui, il gioco si fa interattivo e l’azione si intensifica, lanciando il giocatore in un combattimento contro le milizie di Iga in una sequenza altamente spettacolare. Anche se non posso rivelare troppi dettagli sul prologo, posso dire che durante questa fase di circa un’ora si fa la conoscenza della seconda protagonista, Naoe. Entrambi i segmenti di gioco fungono da tutorial, permettendo di familiarizzare con le meccaniche fondamentali, dal combattimento al gameplay stealth, evidenziando le differenze tra i due personaggi.

Diverse abilità, stili di gioco unici
Naoe, più fragile rispetto al potente Yasuke, deve evitare di affrontare troppi nemici in combattimento aperto. È preferibile utilizzare la furtività, sfruttando le ombre. Una novità interessante è l’indicatore di visibilità sullo schermo: più si riempie, maggiore è il rischio di essere scoperti. Per ridurre questa possibilità, è possibile spegnere le luci, nascondersi nella vegetazione e persino strisciare a terra, un’aggiunta inedita per la serie. Anche se ricorda Splinter Cell, Assassin’s Creed Shadows non mira a raggiungere la stessa profondità del franchise di Tom Clancy.

Al contrario, Yasuke è un tank che può affrontare più nemici contemporaneamente. Ho fatto un’incursione in un’area piena di soldati, sfondando la porta principale e affrontando una dozzina di avversari. Ho utilizzato la forza di Yasuke, colpendo i nemici con calci e la katana, e ho sfruttato una nuova abilità dell’archibugio per disorientare i nemici nelle vicinanze.

Un mondo ricco di esplorazione
La seconda parte della prova mi ha portato nella provincia di Harima, dove Yasuke e Naoe indagano su un misterioso antagonista. Qui, ho iniziato a vestire i panni di Yasuke, che partecipa a una cerimonia di scrittura e recitazione di haiku, ma l’evento viene interrotto da un attacco di ronin che rapiscono il figlio del daimyо̄.

Nel corso delle tre ore successive, ho analizzato la scena del crimine e seguito indizi per scoprire i colpevoli. Gli obiettivi sono stati presentati in modo flessibile, consentendo di completare le missioni secondo il mio stile di gioco, riprendendo il concetto di missione “black box” già visto in Mirage. Inoltre, non ci sono indicazioni chiare che puntano verso gli obiettivi, spingendo il giocatore a dedurre la posizione tramite le informazioni raccolte.

Un ulteriore aspetto interessante riguarda la gestione del quartier generale, che sembra consentire la costruzione e l’upgrade di edifici, simile a quanto visto in AC Valhalla. Si potrà reclutare diversi tipi di alleati da utilizzare come spie o come supporto in battaglia. Durante la prova, ho avuto accesso a due compagni controllati dall’IA, ma mi sarei aspettato qualcosa di più innovativo.

Riflessioni finali
Questo primo assaggio di Assassin’s Creed Shadows mi ha lasciato abbastanza soddisfatto, anche se non mi è sembrato un capitolo rivoluzionario. Le novità sono presenti, ma sembrano più ritocchi a una formula già collaudata. È difficile dare un giudizio definitivo dopo sole quattro ore di gioco, specialmente considerando aspetti come l’IA nemica e il comparto tecnico, che sembrano promettenti ma richiedono un approfondimento maggiore.

In attesa di ulteriori dettagli, il lancio di Assassin’s Creed Shadows è fissato per il 20 marzo. Nel frattempo, è tempo di prepararsi affilando katane e kunai!