Videogiochi

Ape Escape merita un ritorno

Se hai già giocato a Astro Bot, saprai che i suoi livelli migliori sono quelli dedicati agli “eroi”. Dopo aver sconfitto il boss in ciascuno dei cinque mondi, i giocatori devono affrontare una sfida finale speciale che colloca Astro al centro di un diverso gioco PlayStation. In un livello, Astro diventa Kratos e deve lanciare un piccolo Leviathan Axe contro i nemici. In un altro, si ritrova in un’avventura di Uncharted, completa di sparatorie e sequenze di inseguimento.

Il livello migliore dedicato agli eroi è, però, il primo in assoluto. Alla fine del primo mondo, Astro viene catapultato nell’universo di Ape Escape. Non è solo un nostalgico omaggio a un classico dimenticato della PlayStation; è anche un promemoria che Ape Escape è un gioco davvero valido che merita un ritorno in grande stile.

Per i lettori più giovani, Ape Escape è stata una serie di punta per PlayStation. È iniziata nel 1999 sulla prima PlayStation e ha avuto tre capitoli principali in totale. Ha avuto diversi spin-off, ma il suo ultimo capitolo è stato un gioco per PS3 progettato per mostrare i controllori Move di Sony. Da allora, è rimasto in silenzio, almeno fino a Astro Bot.

Il livello di Ape Escape in Astro Bot è una ricreazione perfetta dei giochi originali. In questo livello, Astro riceve una rete per farfalle di dimensioni enormi e deve correre in un’area aperta per catturare delle scimmie. Può utilizzare un radar per indirizzarsi verso le scimmie nascoste, alcune delle quali sono particolarmente ben camuffate. Una volta individuate, deve inseguirle e prenderle con la sua rete.

Nonostante si tratti di una reinterpretazione di un gioco del 1999, la formula regge sorprendentemente bene. Parte del merito va a Team Asobi e alla loro abilità di creare un gameplay preciso e reattivo che sfrutta le potenzialità del DualSense della PS5. Ma oltre a questo, il concetto alla base di Ape Escape rimane divertente di per sé. La serie è un ibrido intelligente tra puzzle e piattaforme che premia i giocatori per la loro curiosità in ogni angolo dei suoi livelli colorati. La soddisfazione mentale di trovare una scimmia ben nascosta è seguita da un brivido di tensione mentre l’insegui. È ancora incredibilmente unico, e il tributo di Astro Bot mi ha fatto venire voglia di un gioco completo.

Naturalmente, Team Asobi sembra essere il candidato ideale per un revival. Infondo, lo studio è stato fondato nel 2012 come un sottogruppo all’interno dello Japan Studio di Sony, il quale ha creato Ape Escape (insieme a diversi altri giochi meno noti che fanno una comparsa in Astro Bot). Non sorprende quindi che Team Asobi abbia realizzato un tributo così azzeccato. È nel loro DNA.

C’è però una parte di me che desidera vedere un altro studio impegnarsi in questo progetto. Team Asobi ha dimostrato di saper creare una nuova serie amata in un’epoca in cui PlayStation punta su franchise collaudati. Astro Bot stesso è un chiaro esempio, dato che praticamente nessun personaggio della PS5 proviene da nuove franchise di prima parte, a parte Returnal. Sony dovrebbe investire in nuove idee piuttosto che riutilizzare solo quelle sicure. Team Asobi sembra essere lo studio giusto per questo compito, quindi affidarli il ritorno di una serie più datata sembra quasi controproducente.

È una situazione complessa, ma questo sembra essere il momento giusto per un ritorno di Ape Escape, proprio come il 2016 era l’epoca perfetta per il ritorno di Ratchet & Clank. I giocatori sembrano avere un forte desiderio di giochi più adatti alle famiglie sulla PS5, dopo quattro anni di avventure pesanti e narrative. Anche Sony pare scommettere su questa idea, considerando che Lego Horizon Adventures è previsto in uscita entro la fine dell’anno. Perché non sfruttare questo slancio con un po’ di divertimento scimmiesco?