L’arte di fare birra è una tradizione con radici profonde, e i monaci lo sanno bene. Oggi, chiunque può cimentarsi nella creazione di birre artigianali all’interno di un monastero del 1500, ma attenzione a non far incorrere i fermentini in un coma etilico!
Dettagli del gioco
– Sviluppatore / Publisher: Hammer & Ravens / Shiro Unlimited
– Prezzo: € 14,99
– Localizzazione: Completa
– Multiplayer: Assente
– PEGI: N.D.
– Disponibile Su: PC (Steam)
– Data di lancio: 18 febbraio 2025 (Accesso Anticipato)
– Genere: Gestionale
Un gestionale classico
Ale Abbey si presenta come uno dei gestionali più tradizionali lanciati di recente, con un’interfaccia pulita e uno stile grafico in pixel art che, sebbene semplice, risulta distintivo e affascinante. Nonostante sia ancora in Accesso Anticipato, il gioco dà già l’impressione di essere ben strutturato e quasi completo.
Gli sviluppatori italo-lituani di Hammer & Ravens hanno comunicato chiaramente che il gioco riceverà aggiornamenti regolari. Le meccaniche di gioco attuali saranno ampliate con nuovi contenuti nei mesi che ci separano dal lancio definitivo. La tempistica per la versione 1.0 è stimata tra i quattro e i dieci mesi, a seconda dei feedback e delle proposte della community.
Il processo di birrificazione
Ma cosa si fa esattamente in Ale Abbey? L’obiettivo principale è quello di far prosperare un monastero tra le Alpi, focalizzandosi sulla produzione di birra. Incaricati dal vescovo locale, il nostro compito è quello di gestire ogni aspetto della produzione: dalla ricerca delle ricette, alla brassatura, fino alla vendita della nostra preziosa birra nei villaggi vicini.
È fondamentale tenere a mente che un monaco sobrio non è un monaco felice. Il gameplay è semplice, ma funziona decisamente bene. Dobbiamo costruire nuove stanze specializzate investendo i guadagni ottenuti dalla vendita della birra, monitorare il morale dei fermentini (gli uomini e le donne di chiesa che lavorano nel monastero), gestire ordini specifici e affrontare eventuali banditi che potrebbero tentare di rubare i nostri carichi lungo il percorso verso i mercati locali.
Birre sempre più complesse
Con il progredire del gioco, guadagnando fama e ampliando il monastero, potremo sbloccare nuove tipologie di birra, sempre più elaborate: dalle chiare semplici alle invecchiate, fino a quelle aromatizzate con erbe. Le birre più sofisticate richiederanno ingredienti complessi e, forse, un paio di cantine per l’invecchiamento o per il consumo interno (un monaco “allegro” lavora meglio, ma attenzione a non farlo ubriacare!). Il monastero cresce insieme alla nostra reputazione e, con esso, anche l’automazione di alcune attività, come la pulizia e la manutenzione delle candele, diventa necessaria.
Qualità e difetti del gameplay
Tutto roseo, quindi? Non esattamente. È importante ricordare che ciò che stiamo analizzando è solo la prima versione in Accesso Anticipato, quindi ci si aspetta che ci siano miglioramenti in futuro. Tuttavia, la ripetitività può risultare un problema. Una volta entrati nel loop, diventa facile ripetere le stesse azioni per massimizzare i profitti, il che può rendere il gioco un po’ monotono.
Inoltre, Ale Abbey è piuttosto facile e fallire è praticamente impossibile. In caso di difficoltà finanziarie, si può accendere un prestito da ripagare dopo dodici mesi di gioco, senza alcun interesse e senza penalità. Se, dopo il prestito, ci troviamo ancora in difficoltà, il gioco offrirà ordini con pagamento anticipato per aiutarci a coprire le spese per gli ingredienti.
Contenuti abbondanti
Nonostante la ripetitività, c’è una buona quantità di contenuti, più di quanto ci si aspetterebbe da un titolo in Accesso Anticipato. La formula di gioco offre anche spazio per futuri aggiornamenti, e gli sviluppatori hanno già in programma vari contenuti secondari per smorzare la monotonia.
In sintesi, Ale Abbey si presenta con impressioni positive, anche se con qualche riserva. Speriamo che il gioco riesca a fermentare bene durante il suo periodo in Accesso Anticipato.