Tatsumi è un contadino che riconosce le proprie radici umili, ma è anche un abile combattente. Insieme a due amici, lascia il suo villaggio remoto per recarsi nella Capitale Imperiale, sperando di trovare un modo per liberare le famiglie dall’opprimente tassazione imposta dalle autorità. Tuttavia, la Capitale è un luogo infestato da una corruzione inimmaginabile e da forze sovrannaturali maligne. Appena arrivato, Tatsumi viene truffato e rischia di perdere tutto, ma si unisce a un gruppo di assassini improbabili.
Con titoli successivi come Moriarty the Patriot, Akame ga Kill si distingue nel panorama delle narrazioni fantasy e di fantascienza post-Star Wars, offrendo una riflessione sulla moralità dei protagonisti e degli antagonisti. La serie pone interrogativi che i fan hanno frequentemente sollevato in altri franchise, senza però fornire risposte scontate. Ma le dinamiche di harem e le sanguinose scene di combattimento compromettono questa proposta?
Un inizio frenetico
Nei primi episodi, Tatsumi cerca di unirsi alla Guardia Imperiale, ma viene respinto a causa di tagli al budget. Subito dopo, viene derubato da una ragazza-lionessa e accolto da una giovane proveniente da una famiglia benestante. La storia si muove a ritmo serrato attraverso cliché e stereotipi, ma con un pizzico di ironia. Purtroppo, la sottigliezza non è il punto forte di Akame ga Kill, e la famiglia ricca si rivela appassionata a catturare e torturare avventurieri di campagna come Tatsumi, mentre la lionessa è parte della Night Raid, una brigata speciale dell’Esercito Ribelle incaricata di omicidi selettivi in un conflitto tra Imperiali e Ribelli. Tatsumi, spinto dal desiderio di salvare il suo villaggio e vendicarsi per la morte dei suoi amici d’infanzia, si unisce ai Ribelli, creando così le premesse per una narrazione piuttosto convenzionale.
Sfumature nel conflitto
Nonostante il tema del popolo contro l’Imperatrice Bambina e il suo corrotto Ministro, la trama complica rapidamente la percezione del pubblico riguardo i due schieramenti. Se solo uno dei due lati è mostrato mentre commette torture, anche l’Imperiale dimostra valori come lealtà, famiglia e vendetta, accentuando la creazione di brigate specializzate per contrastare la Night Raid. D’altro canto, i Ribelli cercano di evitare vittime innocenti, ma non esitano a giustificare l’eliminazione di intere famiglie per le azioni dei loro membri più anziani. Le linee tra il bene e il male si confondono, mentre la commedia di harem e i momenti di leggerezza erotica sviliscono le aspirazioni politiche iniziali.
Un dramma umano
Tuttavia, la serie riesce a evitare di trasformarsi in un susseguirsi di scene raccapriccianti grazie a scelte narrative e visive. Personaggi che sembrano cruciali iniziano a morire in modi drammatici e inaspettati. Con il progredire della storia, entrambe le fazioni devono introdurre nuovi membri con abilità di combattimento per rimpiazzare le perdite. Queste morti non vengono banalizzate; i protagonisti spesso esprimono rimpianto per le loro scelte di vita nei loro ultimi istanti, o credono che le loro azioni crudeli giustifichino la loro morte. Molti piangono i legami lasciati indietro, riflettendo su ciò che non potranno mai realizzare. I membri della Night Raid, in particolare, vengono mostrati in momenti toccanti, con inquadrature che ci mettono direttamente nei loro ultimi attimi, accompagnati dalle loro ultime parole. Questo approccio unico cambia la nostra percezione dei personaggi, aumentando la nostra empatia e facendoci riflettere sulle scelte e le conseguenze di entrambi gli schieramenti in un conflitto militarizzato.
Un messaggio profondo
In definitiva, sebbene in molti considerino la serie semplicemente disgustosa, il vero elemento innovativo risiede non tanto nella retorica politica, ma nella capacità di umanizzare entrambi i lati del conflitto, nonostante l’orrore delle loro azioni. La serie riconosce una verità fondamentale in ogni conflitto: la morte è il destino ineluttabile di ogni creatura e un grande livellatore sociale. Le rivoluzioni possono sorgere e svanire, ma ciò che conta davvero sono le vite toccate e salvate lungo il cammino.
Akame ga Kill è distribuito da Anime Limited.